VENTO DA NORD: Monte Pore

 

Come spiega con la sua teoria delle api
la scrittrice Annie Dillard,
quando segui un pensiero ti conduce ad un altro.

 
 

Forcella Giau, sullo sfondo Ra Gusela. Dolomiti _ PHOTO ©GIUSEPPE GHEDINA FOTOGRAFO

 

Quando perfezioni i contorni di una cima, ti conduce subito ad un altra.
In un continuo rimbalzare di vette, l’orizzonte si apre.
Con le cime minori succede proprio così. al cospetto di cime importanti, il più delle volte ne permettono un punto di vista ideale. spesso ci incontri il silenzio.

 
 

VE NE INDICHERò ALCUNE CHE AMO PARTICOLARMENTE PERCHè SI TROVANO IN UNO DEI LUOGHI PER ME PIù FAMILIARI: PASSO GIAU

MONTE PORE

Vi confido che innumerevoli furono le volte che Giuseppe mi propose di salirlo, mentre io perseguivo nello snobbarlo.
Si erge erboso appena valicato il Passo. I prati accompagnano l’ascensione quasi fino alla cima. E dove non arrivano i prati, arrivano i cespugni di mirtilli neri e infine le calde terre rosse, segno che di lì a poco c’è il Col di Lana.
Prati che si narra abbiano tradito Don Claudio Sacco, parroco di Mas, in una notte di luna piena vi salì con gli sci per poi venire travolto da una valanga lungo la discesa. La coincidenza vuole che quella notte non fosse solo al passo , ma Virgilio Sacchet, fotografo, quella notte non fermò solo le stelle con la sua macchina fotografica ma anche gli ultimi istanti di Don Claudio.

 
 

Una buona nota informativa per un escursione al MONTE PORE
la trovate QUI
sul sito GUIDE DOLOMITI di Enrico Maioni