OUŠÙDA: PRIMAVERA AMPEZZANA E SOFFICI TORTE DI MELE

 

PETRICHOR
QUELL’ODORE SPECIALE E INCONFONDIBILE SOLLEVATO DALLA PIOGGIA CHE INIZIA A CADERE SULL’ASFALTO ASCIUTTO.
L’ETIMOLOGIA DEL NOME CONIATA NEGLI ANNI 60 DA DUE MINERALOGICI AUSTRALIANI, DERIVA DAL GRECO PÉTRÃ/PIETRA E DA ICHÒR/ICORE, IL SANGUE ETEREO CHE I GRECI
ATTRIBUIVANO AGLI DEI

 

 

C’è un momento in cui il vento ti investe di un forte profumo di pioggia
e così, senza preavviso, una miriade di goccie d’acqua si nebulizzano in aria.
Non so dirvi esattamente quale sia il profumo della pioggia, forse ognuno di noi ne ha una percezione diversa.
So che il mio è intenso e dura un attimo.
Lo incontro per lo più in bicicletta
quando cerco di sfidare i nuvoloni mutevoli della primavera in valle.
È l’attimo prima che la pioggia mi investa.

 
 
 

OUŠÙDA è la parola con la quale in Ampezzo si definisce la Primavera.
Stagione di mezzo, a volte difficile da percepire. Dopo un lungo inverno, il desiderio di sole che giunge a marzo è tradito dalle ultime nevicate della stagione, dalla mutevolezza delle temperature. La quantità di neve che rimane sulle cime ci da la misura di quante nuvole cariche di nevischio affolleranno i cieli a volte plumbei a volte azzurri.

 
 
 

La pioggia che tanto è mancata quest’inverno,
è compagna fissa di queste giornate di maggio.

Dalla finestra della mia “STUA” semiaperta ascolto il suono
e annuso il vento freddo che si infila nello spiraglio lasciato aperto
mentre aspetto che una torta di mele esca dal forno
e mi accompagni nel pomeriggio.

La ricetta che segue è la torta più semplice
che io ho incontrato
ma assolutamente quella che mi ha regalato più soddisfazioni.


TORTA DI MELE SOFFICE

INGREDIENTI
per uno stampo da 20/22


130 GR DI BURRO
130 GR DI ZUCCHERO BIANCO
100 GR DI FARINA 00
100 GR DI FARINA DI AVENA
(mi piace la friabilità che dona l’avena ma
potete utilizzare solo farina 00)
2 UOVA + 1 TUORLO
8 GR DI LIEVITO
2 MELE
1 CUCCHIAINO DI SEMI ESTRATTO DI VANIGLIA
O (per me) CORIANDOLO
(entrambi facoltativi)
4/5 CUCCHIAI DI MARMELLATA DI ALBICOCCHE
1 PIZZICO DI SALE

Fate ammorbidire il burro a temperatura ambiente.
Preriscaldate il forno a 180°C. Ungete leggermente lo stampo con del burro (io ho usato uno stampo da 20) e infarinate.
In una ciotola unite tutti gli ingredienti secchi.
Incorporate le uova, il burro e l’estratto di vaniglia o coriandolo.
Lavorate tutto con il gancio a frusta dell’impastatrice
o con le fruste elettriche (io uso queste ultime)
Il composto dovrà essere morbido ma non spaventatevi se lo sentite faticoso da lavorare.
Eventualmente aggiungete un po di latte.
Versate il composto nello stampo, livellate con una spatola
e distribuite sulla superficie la marmellata di albicocche.
Tagliate le mele sottili e guarnite la superficie facendole affondare leggermente.
Cuocete per circa 35 minuti finché la torta non sarà dorata e fragrante.
Controllate la cottura inserendo uno stecchino al centro della torta: dovrà uscire asciutto e pulito.


COSE DA FARE IN PRIMAVERA ANCHE SE FUORI PIOVE


Non sottovalutate una visita in Dolomiti durante i mesi di mezzo.
Sono molto brevi i periodi in cui potrete ritrovarvi soli in Dolomiti.
Il mese di MAGGIO è uno di questi.
Certo, non sempre troverete bel tempo, molti negozi saranno chiusi, i rifugi anche e così gli impianti,
pochi i luoghi in cui fermarsi a mangiare.

Ma potreste far conoscenza con il silenzio.

Oppure

  • Passeggiare nel bosco di LARIETO e visitare gli animali in stalla

  • Visitare il negozio SOTTOSOPRA in centro, le ragazze che lo gestiscono sono molto ospitali

  • Passare un po di tempo sonnecchiando come i gatti, nella LIBRERIA SOVILLA

  • Passare a bere un caffè da me!